I salari: i dati di OCSE (OECD)

Per capire come si muovono i salari in Italia useremo i dati di OCSE.

Si tratta di dati molto generali sui salari, estratti dalla contabilità nazionale (l’insieme dei processi statistici che conducono alla stima del Prodotto Interno Lordo e di altre variabili rilevanti) dei paesi che aderiscono ad OCSE stessa.

I salari in Italia non crescono…

Il grafico sopra riporta la crescita salariale di lungo periodo (dal 1990 fino al 2016) per 6 paesi (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone e USA). I dati estratti dalla contabilità nazionale (massa dei salari/occupati) sono stati espressi in dollari e in parità di potere d’acquisto (quindi tenendo conto dei tassi di cambio e dell’inflazione nei diversi paesi) per renderli confrontabili.

Anche ad una lettura superficiale appare subito che in Italia i salari non crescono.

Dire che i salari non crescono con la produttività è vero: ma paradossale, tecnicamente una curva piatta non dipende da nulla…

…e a un certo punto anche la produttività ha smesso di crescere…

Vediamo un indicatore di produttività per gli stessi paesi di prima. Si tratta del PIL per ora lavorata.

Il grafico mostra che a partire dai primi anni 2000 la produttività ha smesso di crescere. Nella dinamica di salari e produttività il Giappone somiglia all’Italia. Fattori demografici e debito pubblico sono due caratteristiche che ci avvvicinano. Ma qui non discuterò ipotesi.

… mentre negli altri paesi sono legate.

Vediamoli assieme, i salari e la produttività, in questo grafico finale.

In generale il legame fra crescita della produttività e crescita dei salari appare confermato, anche se con tassi di conversione fra produttività e salario differenti da paese a paese. Italia e Giappone presentano curve con pendenze molto basse.

C’è molto a cui pensare…